La terapia di sostituzione ormonale può aggravare l’incontinenza urinaria in postmenopausa


Negli studi WHI ( Women’s Health Initiative ), che hanno interessato più di 20.000 donne, la frequenza dell’incontinenza urinaria è aumentata tra le donne in postmenopausa, sottoposte a terapia di sostituzione ormonale, rispetto a quelle che assumevano placebo.

Tra le donne che erano continenti al momento dell’arruolamento, la frequenza di incontinenza da stress ad 1 anno è stata del 16% con una combinazione estroprogestinica, contro il 9% del placebo ( rischio relativo: 1.87 ).

Tra le donne che erano già incontinenti, è stato osservato un aumento del 40% del rischio relativo di aggravamento nelle donne sottoposte a terapia di sostituzione ormonale rispetto a quelle che hanno assunto placebo.

Risultati simili sono stati ottenuti in un altro studio che ha coinvolto quasi 3.000 donne.

Altri studi clinici di più piccole dimensioni hanno fallito nel dimostrare un qualche impatto positivo della terapia estroprogestinica sull’incontinenza urinaria nelle donne in postmenopausa.

In conclusione: i dati degli studi clinici di grandi dimensioni hanno mostrato che la terapia di sostituzione ormonale in postmenopausa non protegge nei confronti dell’incontinenza urinaria , anzi, può innescarla o peggiorarla. ( Xagena2006 )

Fonte: Prescrire International, 2006


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